“Augustus”: una storia di passione e serietà intellettuale | Lettera a tutti gli Augustei di oggi e di ieri

Nella giornata di sabato 21 gennaio 2023 la nuova redazione del giornalino “Augustus” ha avuto l’inestimabile opportunità di incontrare e dialogare con la vecchia redazione degli anni settanta, costituita da donne e uomini, impegnati da sempre nella difesa della cultura, come valore fondante di uno stato libero e democratico. Si è trattato di un reciproco scambio esperienziale, ricco di spunti di riflessione, carico di una passione, di un sentimento e di un amore indescrivibili nei confronti di un giornale e di un liceo, che ha rappresentato per alcuni anni della loro vita la musa ispiratrice di numerose idee, progetti, dibattiti. Sono stati capaci di trasmetterci la grande importanza di una serietà intellettuale, sempre meno alla moda in una società intrisa di profonda superficialità e mediocrità. Inoltre, hanno ricordato l’intrinseco spessore del dibattito e della discussione come principio essenziale di una comunità realmente occupata per il bene della cosa pubblica.

A fare da sfondo a questo incontro, v’è stata la straordinaria raccolta (https://antoniobruni.it/la-collezione-dellaugustus/) di tutte le edizioni del giornalino “Augustus” fino ad ora collezionate da Antonio Bruni, un Augusteo, un poeta e uno scultore, a vent’anni collaboratore dei programmi della Rai, autore e conduttore di trasmissioni sul volontariato, fondatore di RaiTre regionale ad Aosta e direttore dei programmi del Veneto, oltre a molteplici altre cose.

In conclusione, desidero citare, proprio in merito alla collezione, le parole di Antonio, al fine di far comprendere come “Augustus” abbia rappresentato e debba continuare a rappresentare un tassello di storia civile nazionale, di cui l’attuale redazione si fa fieramente custode: “Rendere accessibile in rete la collezione non è solo un fatto di nostalgia per chi ha vissuto intensamente quegli anni dell’adolescenza. È anche la possibilità di ripensare un modello educativo basato sulla severità (anche con qualche eccesso) e sull’impegno personale volontario. Emerge, in chi tra noi oggi rievoca quegli anni, la gratitudine nei confronti di un liceo che ha formato culturalmente, moralmente e civicamente le generazioni del dopoguerra. Il principio educativo è concepire la scuola come luogo aperto e accogliente da amare e onorare e non come luogo chiuso e inospitale da detestare e deturpare. L’edificio di via Appia può essere considerato brutto e scomodo ma è stato la casa della nostra adolescenza; abbiamo pertanto il diritto morale di tornare a visitarlo e di mantenere un legame con l’istituzione. È questo fondamentalmente lo spirito che unisce gli ex-alunni nel porgere un servizio di esperienza all’istituto e agli alunni attuali.”

Orgogliosi di essere Augustei, ieri ed oggi.

Dirett. Antonio Filippo Gentile

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Dirett. Antonio Filippo Gentile

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